sabato 1 giugno 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA



Tutto questo che ci stava accadendo aveva cambiato luce alle cose.
Camminavamo parallele al mondo, in una via di mezzo, non eravamo più qui ma nemmeno là. 
Io e mia sorella ormai non parlavamo d'altro.
Nelle nostre conversazioni con il mondo dei morti ad un certo punto si presentavano sempre le stesse 'persone', le conoscevamo per nome, ognuna aveva il suo carattere, alcune erano donne altri uomini.
Tutto quello che facevo parlava di loro, disegni, musiche, pensieri...

Un giorno mia sorella fece un provino per entrare in un'importante compagnia teatrale di Roma. 
La presero.
Così da un giorno all'altro dovette partire per Roma.

Io adesso ero sola.
Più sola che mai.
Sola con i fantasmi e senza nessuno con cui far partire il piattino sulla tavola delle lettere dell'alfabeto.
Così imparai una cosa nuova, la scrittura automatica!
Appoggiavo la biro su un foglio bianco, chiamavo e loro arrivavano, scrivevano e parlavano con me.
Sempre loro, sempre gli stessi.

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