venerdì 22 febbraio 2013

Dio




Noi umani pensiamo che Dio sia un'entità superba e irraggiungibile, difficile da capire, lontana, immensa. Oppure pensiamo che Dio non esista, per semplificarci la vita.
Io però oggi ho avuto un'intuizione.
Dio è talmente vicino a noi che è impensabile per la nostra mente poter accettare una tale stranezza.
E' un po' come quegli esperimenti scientifici dove alcuni topi vengono allevati in scatole con solo linee verticali e poi una volta liberati, i poveri topi, non vedono le linee orizzontali.
Ecco, io penso che noi siamo come quei topi, non vediamo Dio, perché in questo mondo siamo come in una scatola che ci fa vedere solo cose che ci riempiono la testa e la vita di stronzate e non ci permettono di vedere altre cose, sottili e leggere.

Oggi accarezzavo molto la mia gatta e ho capito!
Dio ci parla continuamente con il linguaggio degli animali, con le foglie, con un bel cielo, con le parole dei bambini, con le parole di quegli angeli che noi chiamiamo “matti”, con le mani dei vecchi, con l'acqua del mare, con il vento, con la vista maestosa dei monti, con il continuo miracolo del sole che torna, con la semplicità.

La filastrocca...

Neve che cadi e malinconia di non poter amare pienamente.
Dio è solo una parola che abbiamo inventato noi umani per poter sopportare la continua violenza di una materia che ci opprime e per poterci elevare e ricordare che siamo altro.
Siamo altro.

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