lunedì 10 dicembre 2012
LA STORIA DELLA MIA VITA
Cari amici che mi leggete, se non ci foste voi sarei perduta!
Grazie che mi sollecitate a scrivere.
Se non fosse per voi verrei risucchiata nel gorgo della vita.
Ma l'esperimento deve proseguire!!
Anzi dovrei dire, care amiche...
Prima di cominciare a raccontare un episodio del mio passato volevo dirvi che in questi giorni sono felice. Lo scrivo, così, fra qualche giorno, quando non sarò più felice leggerò questa cosa che ho scritto e forse capirò per quale motivo ero felice.
S.
Vorrei scrivere di una persona delicata e bella che ho incontrato.
Si chiamava S.
Era un ragazzo alto e bello che per un periodo ha lavorato come cameriere per i miei genitori.
S. era gay, questa cosa può sembrare banale detta oggi e in un contesto diverso da quello in cui vivevamo, ma S. era gay in un paese che era rimasto fermo agli anni 50 e dove la più piccola diversità diventava motivo di persecuzione.
S. si vestiva sempre in modo originale e stravagante, era sempre di buon umore o perlomeno sembrava esserlo, non era mai greve.
Una sera io lavoravo in pizzeria come cameriera e S. era venuto a cena con un suo amico.
Così quando ho finito di lavorare mi ha chiesto di sedermi con loro per parlare un po'.
Io quella sera me la ricorderò per sempre perché S. e il suo amico mi hanno riconosciuta, hanno visto in me quella che ero. Questa cosa mi è capitata poche volte nella vita, ed è difficile da spiegare, è come se alcune persone vedessero con degli occhi che non sono occhi ed è come se in alcuni momenti i corpi non ci fossero più, le convenzioni sociali non ci fossero più e si parlasse con delle parole che non sono le parole degli umani.
Ricordo chiaramente che mentre parlavo con loro io avevo la certezza di quello che avrei fatto nella mia vita, di quello che sarei stata e mentre stavo seduta sulla sedia vestita da cameriera tremavo in continuazione e avevo gli occhi lucidi, mi sentivo come se avessi avuto la febbre.
Adesso, ripensando a quella serata, mi sembra quasi irreale, come se due messaggeri fossero venuti a consegnarmi il mio destino.
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Cara Simona,
RispondiEliminai messaggeri arrivano sempre nei momenti importanti, oppure in momenti apparentemente grigi e spenti,per anticipare quello che non si vede ancora.
Sii grata per la sensibilità che ti permette di riconoscerli,è una cosa che aiuta molto.
Sono contenta che tu adesso sia felice e ti auguro di esserlo a lungo, non solo per qualche giorno.
La storia va avanti bellissima quindi devi assolutamente continuare!
Baci
Miciotta
ciao Simona
RispondiEliminagrazie per questa nuova puntata, sempre avvincente e con tanti spunti.
continua ancora, te ne prego.
un abbraccio
paola
Evvivaaa....
RispondiEliminaLa Paola ha scritto sul mio blog!!!!
Evvivaaaa!!!!!