mercoledì 30 gennaio 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA


Mentre facevo la doccia pensavo a una cosa.
L'acqua è davvero generosa, ci lava paziente, è allegra e vivace. E' arrendevole e piena di energia. Ci rinfresca quando è estate, ci scalda in inverno, ci rinvigorisce, ci idrata. E gioivo sotto la doccia di questa cosa. Poi ho pensato, ma in fondo tutto in natura funziona in questo modo, il fuoco, la terra, il vento. Tutti gli elementi della natura sono estremamente generosi e arrendevoli, talmente generosi e arrendevoli da permetterci di inquinarli, violentarli. Da permettere agli umani di sfruttarli senza mai essere minimamente grati, dando per scontato tutto.
Ho pensato anche che questa generosità è un atto di amore estremo. Solo l'amore incondizionato dona se stesso senza pretendere niente in cambio. E per noi umani l'amore, quello vero è sconosciuto, tranne in alcune rare occasioni, in cui ci accorgiamo per qualche strana circostanza che tutto regge solo su un atto di amore estremo. Non conoscendo l'amore difficilmente ci accorgiamo di esso.
Così viviamo sempre disperatamente affamati d'amore, senza accorgerci di essere circondati d'amore, immersi nell'amore.
Quando ho finito di fare la doccia mi sono asciugata, mi sono vestita e sono uscita.

2 commenti:

  1. Che bei racconti.

    Nel primo si libera un fortissimo spirito dionisiaco… quello che la nostra conoscenza fa risalire all’antica Grecia nelle tue parole si esprime puro, senza mediazioni culturali, come immediata manifestazione della natura e del gioco, come in effetti è.

    Il secondo, quello dedicato all’acqua, mi sembra un piccolo Cantico delle creature, ma è anche ricco di riferimenti grandi, grandissimi.

    Dopo averlo letto mi sono sentita ispirata per cose che riguardano la mia vita personale, e mi ha fatto bene.

    Quindi grazie come sempre.
    Un abbraccio.

    P.s. come va la nuova casa?

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  2. Ciao Miciotta,
    la casa procede un po' a rilento perché i muratori stanno facendo lavori di ristrutturazione e anche io e Andrea stiamo lavorandoci dentro. Più andiamo avanti e più la meta sembra allontanarsi perché in ogni momento si aggiunge un lavoro da fare.
    Sono felice ma talmente desiderosa di trasferirmi che divento un po' impaziente!

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