sabato 13 luglio 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA



Per lungo tempo non vidi più i colori, di notte sentivo i gatti parlare, i cani cantare, vedevo qualsiasi cosa. Per qualche tempo ho fatto uso pesante di Valium.
Credo di essere passata attraverso l'inferno e di esserci uscita portandone i segni nell'anima, credo di aver conosciuto la paura più profonda.

Avevo finito le superiori e come per mia sorella mio padre aveva deciso che dovevo iscrivermi ad architettura.
A me non me ne fregava niente dell'architettura!

Mia zia, che viveva a Milano, mi fece avere in sub affitto l'appartamento di un suo amico in una casa popolare. Io dovevo andarci a vivere con una mia compagna di classe che si era iscritta anche lei ad architettura. Io non ero amica di questa ragazza, ma pensavo che forse potevamo diventare amiche abitando insieme.

Andammo parecchie volte avanti e indietro in questo appartamento, i suoi genitori erano molto apprensivi, così ci tornammo parecchie volte con loro a vederlo, a pulirlo, poi ci tornammo con il suo ragazzo.
Mi ricordo che siamo state in quell'appartamento solo una notte insieme, una notte infernale, dove la mia compagna di classe ha pianto in continuazione dicendo che non ce la faceva che voleva tornare a casa. Poi ha telefonato a suo padre che è venuto a prenderla.

A questo punto dovevo trovare una nuova inquilina.


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