domenica 21 luglio 2013

LA STORIA DELLA MIA VITA



In quell'anno credo di aver dato qualche esame a fatica e l'anno seguente ci siamo trasferite in un'altro appartamento.

Mia sorella in quel periodo era assieme a un ragazzo di Lecce che aveva una sorella che studiava danza, la quale decise di frequentare una scuola a Milano, così venne ad abitare con noi.

Mia sorella cominciava ad uscire più spesso per conto suo, aveva preso contatti con vari teatri e così spesso mi ritrovavo in casa con la sorella del suo ragazzo che era sempre a dieta e non era molto allegra come tipo di ragazza.
Con me era abbastanza nervosa e spesso riproponeva un copione che si era ripetuto varie volte nella mia vita e cioè quello 'padrona serva' a cui io mi adattavo piacevolmente perché mi ci ritrovavo bene.
A volte però mi pesava un po', senza sapere bene il perché sentivo un'oppressione, nonostante servissi con piacere.

Sempre in quel periodo mi rimisi in contatto con il ragazzo cattivo che amavo perdutamente, così ogni tanto uscivo con lui e la sua compagnia di amici di Milano.
Il mio amor proprio era ad un livello bassissimo e così tra la sorella del fidanzato, il ragazzo cattivissimo, la completa mancanza di amicizie e un'università di cui non mi fregava assolutamente niente, mi ritrovavo completamente svuotata. 
Tutte quelle che erano state le mie passioni fino a quel momento, tutto il mondo che fino a quel momento mi aveva nutrito era sparito, mi aveva abbandonato.

Io e mia sorella ci eravamo iscritte ad un corso che frequentavamo insieme, a quel corso era iscritto anche un ragazzo bellissimo, che aveva dei lineamenti un po' orientali, i capelli un po' lunghi neri, assomigliava a un attore del telefilm "Saranno Famosi" che si chiamava Jesse Velasquez.
Noi due sembravamo sempre Fantozzi e il suo amico folletto, così andavamo al corso e ogni volta guardavamo il ragazzo bellissimo da lontano e ridevamo perché ci immaginavamo che andavamo a dirgli ogni sorta di idiozia.
Io dicevo: Però secondo me è stupido, è risaputo che quelli troppo belli sono degli stupidi.
E mia sorella diceva: Secondo me io mi fidanzo con lui.
Allora io dicevo: No è impossibile, è troppo bello.

Per noi rimaneva solo un argomento di discussione e un motivo in più per fare le cretine.

Comunque a me Milano non piaceva affatto.

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