domenica 23 settembre 2012

LA STORIA DELLA MIA VITA



Questa mattina mi sono svegliata e mi sono sorpresa di essere viva. Mi sono sorpresa del fatto che ho due gatti, che nella mia casa ci sono degli oggetti che mi appartengono. Che ho un figlio grande, più grande di me. Credo che questa sorpresa sia data dal fatto che noi non ci siamo mai, non siamo mai presenti e così accadono molte cose, acquistiamo molti oggetti, ci circondiamo di animali, compiamo molte azioni in uno stato di sonnambulismo perenne. In alcuni momenti però ci svegliamo e vediamo tutto quello di cui ci siamo circondati, tutto quello che abbiamo fatto, e vediamo che alcune cose sono belle, ma noi non abbiamo avuto modo di vederle e di essere grati di tutta questa bellezza. Poi ci riaddormentiamo e continuiamo ad accumulare senza alcuna gratitudine, ma lamentandoci continuamente.

VISIONI NOTTURNE
Fin da molto piccola, fino a quando riesco a ricordare ho sempre avuto delle visioni notturne che mi hanno terrorizzata. E' molto difficile raccontare questa cosa ma ci posso provare. Di notte ad un certo punto mi svegliavo, aprivo gli occhi e nella mia camera da letto c'erano delle persone, degli animali, creature gigantesche e nani. Queste visioni duravano alcuni minuti ed erano per me fonte di profondo terrore. Queste persone camminavano nella stanza, si sedevano sul mio letto, oppure rimanevano immobili a fissarmi. Questa situazione mi ha perseguitato fino ai trent'anni, poi è finita. Non ho mai saputo cosa mi accadesse, per un certo periodo ho pensato fossero fantasmi, poi ho pensato che fosse una forma di sonnambulismo, oppure che il mio cervello avesse qualche disfunzione.
Una cosa è certa però, questa cosa ha condizionato gran parte della mia vita.

La mia famiglia traslocava molto spesso, mio padre era un uomo molto irrequieto e non riusciva a stare in un posto più di qualche anno, così ogni tanto si cambiava tutto. Per un certo periodo abbiamo abitato in una casa che a noi piaceva molto, è durato credo un anno in cui i miei genitori hanno deciso di 'smettere' con i ristoranti, così mia madre ha aperto un negozio di articoli da regalo e mio padre ha provato a fare il rappresentante di attrezzature alberghiere. E' stato un anno devastante per loro, mia madre si annoiava da morire e mio padre non riusciva a vendere nemmeno una forchetta essendo completamente incapace di convincere i clienti, mio padre non riuscirebbe a vendere nemmeno una sigaretta a un fumatore accanito rimasto senza.
I miei genitori litigavano sempre,  così quando tutto è fallito miseramente hanno deciso di prendere in gestione un bar a Mantova, ma lasciando me e mia sorella a vivere nella casa.
In quel periodo avevamo due cani, un pastore tedesco, la Biba e un bastardino Pinky, loro erano i nostri più fedeli amici e compagni di giochi, passavamo le giornate a travestire Pinky da Ciccio Bello, a far delle gare tra cani, a giocare a gavettoni. Un giorno abbiamo cosparso tutto il pavimento della casa con la schiuma da barba di mio padre e ci abbiamo nuotato dentro, insomma, le giornate passavano nella solita anarchia, anzi forse in quel periodo era peggio del solito perché non c'era più nessuno a tenerci d'occhio.

5 commenti:

  1. Cara Simona,quando avrai finito di scrivere la storia(probabilmente ci sono ancora tanti capitoli da pubblicare)pensi di mettere tutto in un libro? racconti, foto, disegni? più volte ho pensato di suggerirtelo,perchè tante persone potrebbero leggere e guardare le tue pagine e tornare in contatto con il filo della propria vita,come è accaduto a me.
    Solo che fare un libro comporta a volte far cambiare natura a ciò che si è creato e reso disponibile come un dono sulla rete..significa farlo diventare una merce,farlo entrare in un sistema alieno.
    Ma non è sempre così.
    Chissà quanti vorrebbero leggere le tue storie,portarsi a casa i tuoi quadri,gli oggetti incantati,gli esserini, e nemmeno li conoscono...o forse è solo questione di tempo...pensa quanto tempo impiega la luce delle stelle ad arrivare..ma infine arriva!
    Un abbraccio
    Miciotta
    P.S. quando avrai finito la storia ripubblica il bellissimo disegno del "ritorno", quello in cui tutte le figure umane e non della tua vita si tengono per mano guidate da te...quel disegno mi ricorda tante cose,una scena di Fellini, ma anche certi antichissimi miti...è davvero un disegno meraviglioso.

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  2. Cara Miciotta, mi piace sempre leggere le cose che mi scrivi e ogni volta che vedo un tuo messaggio non vedo l'ora di leggerlo. A volte vorrei conoscerti ma altre volte spero di non conoscerti mai perché mi sembra di parlare con un'entità che mi parla e che vive in qualche mondo parallelo. Ma in fondo forse è proprio così, e conoscerti forse rovinerebbe tutto. Comunque non so se pubblicherò mai queste cose in un libro, per vari motivi, uno di questi motivi è che io non sono una scrittrice, quello che scrivo mi serve per fare i conti con qualcosa che devo mettere a posto, un'altro motivo è che ho già pubblicato dei libri ed è stato un bagno di sangue. Io ho un problema con la diffusione delle mie cose ho un problema con questo mondo, è anche per questo motivo che sto scrivendo la storia della mia vita, per capire come risolvere il problema. Non so vedremo come andrà a finire. Forse la luce della mia stella è molto lenta ad arrivare! Se vuoi il disegno del ritorno te lo possopubblicare anche subito, decidi tu, altrimenti aspettiamo la fine, come vuoi.
    Ciao Miciotta, scrivimi ancora che mi dai molta gioia.
    Un abbraccio
    Simona

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    1. Cara Simona,

      qualche volta le cose si rovinano perché non avvengono al momento giusto.
      Per impazienza cerchiamo di anticiparle, per pigrizia o paura o le ritardiamo…
      Riguardo al momento giusto gli antichi avevano una vera sapienza, intrecciata con una profonda e coltivata intuizione..
      Quindi dato che in questi messaggi ci sono momenti di amicizia che anch’io sento vera, puo’ darsi che se verrà il momento ci conosceremo e ci scambieremo molto affetto, oppure il momento non verrà e continuerà la comunicazione “parallela” dal mio universo al tuo e viceversa…a proposito di universi anch’io continuo a vedere le cassette VHS di Star Trek serie classica, e le considero “rasserenanti”!!

      Spero che andrai avanti con costanza a scrivere la storia, non importa se non la metti in un libro, dato che il suo scopo principale è soprattutto quello di farti rifare un viaggio nel tempo dentro te stessa, secondo i 4 motivi che avevi elencato nell’introduzione.
      Quando avrai finito di scriverla sarai una persona diversa, nel senso che in più avrai le risorse di conoscenza che ti ha portato questo viaggio…è importante che cerchi di non tralasciare nulla, magari invece delle parole usa i disegni come hai già fatto.
      Secondo me ti sentirai anche più leggera quando avrai finito.

      Il disegnino del ritorno credo stia bene alla fine della storia perchè lo vedo come un simbolo di un percorso compiuto.
      Invece spero di non essere presuntuosa a chiederti di fare un disegno per me, cioè disegnare Miciotta come la vedi tu….avevo visto nel blog che avevi già creato altre figure di amiche vere o immaginarie…se ti viene l’ispirazione fammi questo regalino.
      Ti ringrazio, ciao con tanto affetto
      Miciotta

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    2. Ciao Miciotta, Il ritratto credo che per me sia un po' come dicevano gli antichi, cioè arriverà al momento giusto. Quando mi verrà spontaneo te lo regalo volentieri!

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    3. Grazie!
      Più vado avanti a leggere più ritrovo nello svolgersi della storia le radici, alcune dolci altre amare, di quello che è il tuo mondo di oggi, per come lo vedo espresso qui.
      Avevi perfettamente ragione preannunciando un racconto un po' divertente e un po' triste, ma in entrambi i casi è bellissimo.
      Buon inizio di ottobre, ti auguro buon lavoro dato che - se ho capito bene - lavori anche con scuole o asili.
      Abbracci

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