Capitolo 1
QUANDO HO CAPITO CHE ERO UN'UMANA
Stamattina guardavo il mio gatto e pensavo: chissà se gli animali sentono come noi, se hanno costantemente la pesantezza e l'assillo di sentirsi al centro di tutto.
Chissà se la loro testa è continuamente frastornata da pensieri, da bisogni, da ansie, da desideri.
Poi il mio gatto mi ha guardato e ho pensato: No no, non lo sono. Loro si sentono leggeri, sono leggeri. Non si sentono al centro di tutto, loro sono il tutto, vanno con il tutto.
Allora per cominciare la storia della mia vita parlerò di quando non sapevo ancora di essere un'umana, quando ancora ero parte di tutto e andavo con il tutto.
Quando sono nata avevo due buchi dietro le spalle, mia mamma mi ha raccontato che mio padre le ha detto: Era un angelo, per venire qui ha perso le ali.
Da piccola mi sentivo proprio così, come una creatura che non appartiene a questa terra, così tutto era bello e stupefacente. Tutto era leggero e vivo. Mi sembrava possibile ogni cosa, e ogni cosa mi parlava. In un certo senso quando ero piccola avevo i super poteri. Ma tutto questo non poteva durare a lungo perché su questa terra non è possibile vivere così, quindi la vita ha cominciato molto presto ad insegnarmi come si deve fare. Io per molti anni non ho imparato niente, per molti anni sono stata ostinata nel cercare ancora quella bella sensazione che provavo da bambina.
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