lunedì 8 ottobre 2012

LA STORIA DELLA MIA VITA



Stamattina doveva venire la mia padrona di casa per sistemare dei conti e nel frattempo voleva vedere la casa perché non aveva ancora visto come l'avevo arredata.
Siccome io ho sempre un senso di inadeguatezza e l'ansia di essere sgridata per qualcosa, ho cominciato a pulire la casa dalle sette del mattino, ho riordinato tutto anche la camera di mio figlio.
La mia padrona di casa doveva arrivare alle undici, così alle undici in punto mi sono seduta stanca e un po' agitata, fumando una sigaretta sul balcone. Poi è suonato il telefono ed era lei che mi avvisava che non poteva venire. Sono rientrata nella mia ordinatissima e profumatissima casa, sentendomi un po' a disagio. E ho pensato che in questo ultimo periodo queste circostanze si stanno ripetendo continuamente, appuntamenti saltati, promesse di lavoro non mantenute, aspettative deluse, scatole che dovrebbero contenere oggetti che si rivelano vuote all'ultimo momento.
La vita ci parla in continuazione con messaggi chiari, ma che noi non capiamo e così come dei caproni continuiamo ostinatamente in azioni ripetitive e autistiche, sordi e ciechi ai messaggi che ci arrivano.
Questa premessa l'ho fatta anche per raccontare una cosa strana che mi capita in continuazione da circa un anno.
Tutto è cominciato un giorno in cui in modo ossessivo continuavo a vedere numeri doppi ovunque. Mi spiego meglio, ad esempio accendevo la macchina e l'orologio sul cruscotto segnava le 16:16, poi suonava il cellulare, guardavo lo schermo e l'orologio segnava le 11:11, e così per cinque sei volte durante tutto il giorno. Ho pensato a una coincidenza, ma da quel giorno la storia dei numeri si ripete ogni giorno, ossessivamente e continuamente.
Anche in questo caso non so proprio cosa pensare.


L'occhiale con il giornale

Mia mamma è sempre stata un mulo, ha sempre lavorato senza mai fermarsi, con ostinazione e grande forza, oltre i limiti che il suo corpo a volte le imponeva. 
Nel periodo mantovano lei e mio padre erano riusciti a far diventare un bar per vecchi che giocavano a carte in una paninoteca frequentatissima. Lavoravano tantissimo, e anche noi quando tornavamo da scuola li aiutavamo perché all'ora di pranzo era pieno di gente. Nel loro lavoro i miei genitori non li batteva nessuno, anche perché era la loro unica ragione di vita e investivano tutte le loro energie e tutta la loro passione nei vari locali che aprivano.
In quel periodo però mia madre aveva superato uno dei limiti e così il suo corpo cominciava a ribellarsi facendo in modo che un occhio in alcuni momenti andasse per conto suo, così lei ti guardava ma il suo occhio iniziava a deviare andando a finire in un angolino. Era una cosa impressionate a vedersi ma lei non se ne accorgeva, i clienti glielo facevano notare un po' impressionati, allora lei per ovviare al disagio che procurava alla clientela, attaccava a un paio di occhiali dei pezzi di giornale. 
Così lavorava con vari articoli di giornale su un occhiale, in questo modo offriva alla clientela un servizio in più.

4 commenti:

  1. Cara Simona,

    ti mando ancora un commento, sperando di non stancarti con le mie considerazioni…se ciò dovesse avvenire cioè se per un po’ preferisci scrivere senza dover seguire i commenti dimmelo pure, non mi offendo e continuo a leggere silenziosamente il tuo bel racconto.
    Ecco le mie riflessioni riguardo l’ultimo post.
    Quando pensiamo insistentemente di essere inadeguate sarebbe bene chiedersi se non sia per caso il contrario, cioè se non sia un pezzo di mondo là fuori a non essere adeguato al nostro animo…in particolare questo è vero nel tuo caso data la tua grande sensibilità e creatività…certo sei un po’ fuori dagli schemi dominanti ma questo è un pregio!
    Conosco bene e da vicino il modello di donna e mamma della provincia milanese: lavoro, lavoro e lavoro, e con il lavoro fare quasi i miracoli, e non pensare ad altro…mi ricorda moltissimo mia suocera.
    Rispetto a quegli anni le cose oggi sono molto più complicate e le risorse su cui contare molto più incerte.
    Credo che forza di carattere e coraggio te li abbia dati proprio tua mamma, però in un modo che richiede di essere ancora elaborato, cioè lasciando andare il timore di essere sgridata perché non si è fatto abbastanza.

    Riguardo alla comparsa dei numeri doppi (o dei numeri palindromi, che invece sono la mia specialità) c’è chi dice che non significano nulla, cioè: non è che compaiano molti doppi, è che i doppi sono per così dire molto più carichi di significato degli altri numeri e quindi una specie di filtro che si attiva in noi quando cerchiamo risposte a domande non ancora ben formulate nella nostra psiche ce li evidenzia in continuazione….questa è un’interpretazione un po’ scientista, un po’ riduzionista…io in realtà penso come te che talvolta ci sono dei messaggi…e se non riusciamo a capirli dobbiamo cambiare un po’ frequenza, come quando la radio non si sente bene, insomma dobbiamo sintonizzarci meglio.

    Volevo ancora dirti che credo tu sia la mamma più straordinaria che tuo figlio potesse mai avere…lui ha avuto il privilegio di crescere nel mondo fantastico delle tue creazioni, imparare da te il linguaggio del mondo, sentirsi protetto nei suoi sogni e nella sua libertà.

    Ciao, un abbraccio


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  2. Ciao Miciotta,
    non mi stancano pre niente i tuoi messaggi, anzi sono molto contenta di leggerli, alla fine questo mio diario serve anche a questo ad aprire delle finestre per fare entrare i pareri degli altri e così poter capire di più. E' interessante la cosa dei numeri doppi, e forse la spiegazione scientifica non è poi così sbagliata e non esclude l'altra spiegazione dei messaggi. Grazie che me l'hai scritta!

    Per quanto riguarda mio figlio, non credo che sia stato così fortunato, perché mi rendo conto che ai figli serve un riferimento saldo ed equilibrato, per poter avere una buona base su cui costruire la propria vita. Io non sono stata per lui né stabile né equilibrata, gli è sempre tremata la terra sotto i piedi e di questo spesso mi rammarico, però non posso farci niente, questa mamma gli è toccata e alla fine forse un giorno mi perdonerà. Il mio modo di vivere è molto legato ai linguaggi e ai messaggi silenziosi del mondo, a regole nascoste e sottili, regole spesso inconciliabili con la vita come la si intende adesso e questo può creare solitudine, per me non è un problema ma per un adolescente lo può diventare.

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  3. Non solo ti perdonerà..ti ringrazierà, quando avrà fatto tutto il percorso necessario per capire.

    Hai ragione riguardo le spiegazioni...ci sono diversi piani di realtà quindi gli eventi possono avere spiegazioni sul piano fisico, sul piano fisico più
    sottile, sul piano simbolico, su altri piani, che non si escludono.

    Ultima cosa, volevo dirti che questa frase riguardo il tuo modo di vivere è scritta in modo meraviglioso.

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